Dopo diciannove giornate di campionato possiamo dire come il ritorno di Allegri non sia stato completamente positivo.
La Juventus, dopo le difficoltà della scorsa stagione dove sono comunque arrivati due trofei (coppa Italia e supercoppa), ha deciso di puntare nuovamente su Allegri; il tecnico toscano è stato uno dei protagonisti principali del ciclo di nove scudetti consecutivi dei bianconeri. La società, anche per questo, ha deciso di richiamarlo con l’idea di tornare immediatamente a dominare il calcio italiano. Missione, fino a questo momento, totalmente fallita; lo stesso Allegri, probabilmente, non si aspettava tutte queste difficoltà.
Alla sosta natalizia, la Juventus è a meno quattro dal quarto posto e a sole cinque lunghezze dal terzo posto con lo scontro diretto con i partenopei, il prossimo sei gennaio, per accorciare ulteriormente le distanze. La classifica, decisamente migliore rispetto ad un mese e mezzo fa, non deve però ingannare; la società, ad inizio anno, si aspettava molto di più dalla squadra e soprattutto molto di più da un tecnico a cui è stato fatto un contratto decisamente oneroso.
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Allegri, i risultati non sono buoni ma l’esonero non è mai stato preso in considerazione
I primi quattro mesi di questo nuovo ciclo non sono stati semplicissimi per Allegri; i tifosi bianconeri hanno sempre manifestato il loro dissenso nei confronti di un gioco ritenuto superato e poco adatto ad un calcio sempre più offensivo. La protesta si è decisamente incendiata dopo il pesantissimo quattro a zero subito a Stamford Bridge in quella che è stata, fino ad oggi, la peggior prestazione da parte della Juventus. In Champions League, però, alla fine ha avuto ragione il tecnico toscano essendo arrivato primo nel girone.
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Diverso il discorso per quanto riguarda il campionato dove i punti persi contro Udinese, Empoli, Sassuolo, Verona e Venezia (squadre decisamente alla portata), pesano tantissimo dal punto di vista della classifica. Risultati che hanno fatto storcere il naso considerando come Allegri sia stato chiamato anche per non cadere, come l’anno scorso, contro le cosiddette medio piccole del campionato. Difficoltà che, però, la società non ha mai pensato di risolvere con l’esonero del tecnico; dopo i fallimenti Sarri e Pirlo, la Juventus vuole portare avanti il suo progetto tecnico con Allegri davanti a tutti.