Fuori dal progetto della Juventus, l’attaccante è pronto a lasciare già nel mercato di gennaio. La società bianconera ha fissato il prezzo.
Il mercato della Juventus, nella sessione di gennaio, si preannuncia infuocato; la società bianconera farà di tutto per accontentare Allegri e regalare al tecnico qui rinforzi di cui ha bisogno. Servono un centrocampista e un attaccante con priorità al regista; in questi mesi, infatti, si è visto come la squadra abbia bisogno di un giocatore capace di alzare il livello di gioco.
L’obiettivo principale, Zakaria, è in scadenza di contratto ma sul giocatore è forte anche l’interesse del Manchester City. Il sogno, invece, si chiama Pogba ma le richieste economiche del francese sono fuori dalla portata dei bianconeri. Per accontentare Allegri serve cedere e i giocatori, ormai fuori dal progetto tecnico, sono molti. Se per Ramsey e Rabiot la situazione è complicata, l’elemento che può portare liquidità è Kulusevski.
Juventus, fissato il pezzo per Kulusevski: la società vuole trentacinque milioni
L’attaccante svedese non è riuscito ad imporsi nella Juventus; l’ex Atalanta, considerando anche le difficoltà nell’adattarsi ad un contesto completamente diverso da quello a cui era abituato, è ormai ai margini del progetto di Allegri che non si dispererebbe di una cessione del classe 2000. La società bianconera, però, non vuole regalare l’attaccante e chiede non meno di trentacinque milioni di euro.
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Una cifra che, almeno in Italia, pochi club possono permettersi di spendere; discorso diverso per quanto riguarda l’estero con Arsenal e Tottenham fortemente interessante al giocatore. Secondo quanto riferisce Sportmediaset, i due club vorrebbero chiudere l’affare in prestito con diritto di riscatto mentre la Juventus propende per la cessione a titolo definitivo. In attesa di capire come possa evolversi la trattativa, Kulusevski sarà titolare nella gara contro il Genoa; l’ultima occasione per l’attaccante svedese di dimostrare il proprio valore e provare a far cambiare idea ad Allegri. Una sua permanenza è complicata ma nel calcio basta poco per cambiare le carte in tavola.