La bolla plusvalenze è scoppiata ; sulla vicenda, che vede coinvolta la Juventus, è intervenuto Gabriele Gravina, il presidente della Figc.
Il mondo del calcio, una settimana fa, ha visto esplodere un nuovo scandalo. Tutto è partito dalla procura di Torino che ha aperto un’inchiesta sulla Juventus per il presunto reato di falso in bilancio e per alcune plusvalenze fittizie; il club bianconero, pensando di poter risolvere la questione in breve tempo, si è subito detto disposto a collaborare con gli inquirenti.
I problemi sono arrivati nel giorni successivi sia per la presenza di un documento, una carta segreta, che riguardava i rapporti tra la Juventus e Cristiano Ronaldo sia per delle intercettazioni in cui Agnelli era perfettamente a conoscenza di quanto stava succedendo e che rivelavano il coinvolgimento di altre cinque squadre di Serie A, Napoli, Atalanta, Inter, Genoa e Sampdoria.
Juventus, interviene Gravina: “No a processi sommari”
La vicenda rischia di riportare il calcio italiano ad un passato che tutti volevano dimenticare. In attesa di capire come finirà, è intervenuto Giuseppe Gravina. Il numero uno della Figc ha sottolineato come si debbano evitare processi sommari alla Juventus e che bisogna affidarsi alla magistratura.
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La giustizia farà il suo corso. Ma quali sono i rischi che corre la Juventus? Il club spera di non subire conseguenze (come successe ad Inter e Milan nel 2008) ma sembra che la vicenda si possa risolvere con il patteggiamento del club bianconero e il pagamento di una multa. Evitata, sembrerebbe, la penalizzazione in classifica che comprometterebbe ulteriormente la stagione dei ragazzi di Allegri. Il caso plusvalenze è esploso e, nonostante Gravina dica che sulla questione ci si sta lavorando da più di due anni, quanto successo rischia di gettare una luce oscura sul calcio e su uno dei suoi sistemi più utilizzati.