Juventus-plusvalenze: “Vi dico come finirà” I tifosi tremano

Continua a far parlare la vicenda plusvalenze in cui è coinvolta anche la Juventus. Sul caso si è espresso anche Leonardi con un’idea chiara.

Nedved (Getty Images)
Nedved (Getty Images)

Sono giorni particolari per il calcio; in primo piano, infatti, abbiamo la vicenda legata alle plusvalenze. L’inchiesta, partita dalla Continassa, ha fatto esplodere una vera e propria bomba. La prima squadra indagata è stata la Juventus, accusata del presunto reato di falso in bilancio e di plusvalenze fittizie su cui la procura di Torino vuole vederci chiaro.

Con il passare dei giorni sono emersi nuovi dettagli come le intercettazioni in cui si è scoperta la perfetta conoscenza, da parte del presidente Agnelli, di come stava agendo la società bianconera o anche il coinvolgimento di altre cinque squadre di Serie A, Atalanta, Napoli, Inter, Genoa e Sampdoria. La vicenda ha gettato una luce oscura sul campionato italiano riportandolo ad un passato che nessuno vuole rivivere.

Segna oltre cento gol su punizione, ma fa il portiere: storia incredibile

Juventus, Leonardi svela la conclusione della vicenda plusvalenze

In attesa di capire come finirà questa vicenda, ci si interroga su quali possono essere le conseguenze per i club coinvolti, in particolar modo la Juventus. Le strade sembrano essere sostanzialmente due: una penalizzazione, come successe al Chievo nel 2018, o una multa. Il secondo scenario ricalcherebbe quanto accaduto a Milan ed Inter nel 2008.

Evra contro il pallone d’oro: attacco durissimo dell’ex Juventus

Sulla vicenda plusvalenze è voluto intervenire Pietro Leonardi; l’ex amministratore delegato del Parma (inibito dopo che il club andò incontro al fallimento), come riportato da Sportitalia, non si capacita della diversità di trattamento tra il suo caso e quello attuale. Il punto su cui ha voluto porre l’attenzione è stata la questione della rosa. A Leonardi, infatti, fu contestato di gestire una rosa di cento giocatori quando, secondo lui, i club ad oggi hanno lo stesso numero di calciatori. L’intervento si è chiuso con una battuta amara; l’ex amministratore delegato ha affermato che la vicenda finirà senza conseguenze e l’unico colpevole, nel calcio italiano, resterà lui.

Gestione cookie