Mondiale, è pronta la rivoluzione: lo scenario che spaventa i club

Il mondiale in Qatar si giocherà tra un anno ma, in questi giorni, tiene banco la proposta che potrebbe rivoluzionare la competizione.

Infantino (Getty Images)
Infantino (Getty Images)

L’Italia, nel mese di marzo, si giocherà la vita dal punto di vista calcistico; gli azzurri, dopo i passi falsi contro Svizzera (pesa tantissimo il rigore sbagliato di Jorginho) e Irlanda del Nord, sono costretti ad affrontare gli spareggi per qualificarsi al prossimo mondiale. Un incubo che ritorna dopo quanto accaduto quattro anni fa contro la Svezia.

Mancini vuole cambiare la storia; non andare al mondiale, da campioni d’Europa, per la seconda edizione di fila, rappresenterebbe un vero e proprio dramma sportivo che gli azzurri vogliono assolutamente evitare. In questi giorni, però, sta tenendo banco una proposta che potrebbe completamente cambiare il mondiale e la storia quadriennale di questa meravigliosa competizione.

Mondiale, Infantino vuole il mondiale ogni due anni

Sembrava una proposta destinata a non avere futuro; le ultime dichiarazioni di Gianni Infantino dimostrano come l’idea di un mondiale biennale sia sempre più concreta. Alla base di questa iniziativa la volontà, secondo il presidente Fifa, di dare le stesse opportunità a tutti. Al momento l’unica federazione ad aver accettato questa possibilità è quella africana a differenza di Europa e Sud America che non sembrano proprio entusiaste.

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Secondo Infantino, il problema di Europa e Sud America è la paura del cambiamento e di vedere ribaltato il loto potere nel calcio mondiale. Non sappiamo se la proposta sarà accettata almeno dalla maggioranza delle federazioni; l’unica cosa certa è che il presidente Fifa è deciso a non mollare di un centimetro. Il mondiale biennale porterebbe, di conseguenza, lo spostamento degli europei negli anni dispari; una soluzione che, con ogni probabilità, non renderebbe felice i vari club che vedrebbero aumentare il carico di lavoro dei loro giocatori.

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