Ci saranno polemiche intorno alle parole di Verdoliva che ha deciso di mettere a paragone due temi completamente diversi tra loro.
Il calcio, negli ultimi tempi, ha subito un forte scossone; anche lo sport più bello del mondo, infatti, non è rimasto indifferente di fronte all’arrivo del Covid. Da quando siamo costretti a convivere con questo terribile virus le conseguenze sono state molteplici, dagli stadi vuoti (effetto tremendo vedere una partita senza il supporto del pubblico), ai tamponi fino al rispetto dei protocolli da parte di tutte le società.
Attualmente la situazione a livello europeo non è delle più rosee con Bayern Monaco-Barcellona che potrebbe giocarsi a porte chiuse. L’incubo che ritorno, una battaglia senza fine contro un male tanto invisibile quanto pericoloso. Il Covid, purtroppo, è entrato nelle nostre vite e nel mondo del calcio ma non deve assolutamente essere messo a paragone con il calcio. Da questo punto di vista ci saranno non poche polemiche intorno alle dichiarazioni di Verdoliva.
Verdoliva e il paragone di cui non avevamo bisogno
Verdoliva, direttore dell’ASL Napoli 1, come riporta Radio CRC ha fatto un paragone decisamente fuori luogo. Secondo lui, infatti, i no-vax sono sulla stessa linea dei napoletani che decidono di sostenere la Juventus. Una dichiarazione che farà discutere anche perché il tifo verso una determinata squadra non può essere messo sullo stesso piano di una pandemia.
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Dichiarazioni del genere, da parte di chi gestisce l’azienda sanitaria locale, non possono essere accettate in alcun modo. Indipendentemente dalla rivalità sportiva (e tra Napoli e Juventus va avanti da anni) una persona che decide di tifare una squadra, pur abitando nella città opposta, deve poterlo fare senza avere appellativi di nessun tipo. I no-vax sono una cosa, i tifosi di calcio un’altra e, anche se a volte possono coincidere, questo paragone in un momento del genere si poteva tranquillamente evitare