La cessione di Cristiano Ronaldo è stata dolorosa ma, vedendo come stanno andando le cose, la Juventus ha fatto la cosa giusta.
La prima giornata di campionato ha visto la Juventus pareggiare due a due a Udine in quella che è stata l’ultima apparizione di Cristiano Ronaldo con la maglia bianconera. Mezz’ora in cui il portoghese aveva anche trovato il gol vittoria prima che il Var lo annullasse per un fuorigioco millimetrico. Una settimana dopo CR7 faceva ritorno a Manchester.
Un problema non da poco per la Juventus che ha sofferto la mancanza di un giocatore capace di risolvere la partita in qualsiasi momento. In questi giorni di pausa Allegri dovrà lavorare (per quanto possibile visto l’assenza di molti titolari impegnati con le rispettive nazionali) su una fase offensiva da sedici gol in dodici giornate. Un bottino troppo magro per chi ha ambizioni importanti.
Ronaldo, la palla passa al Manchester
La Juventus ha imparato a gestire la mancanza di Ronaldo, il Manchester United deve combattere con la personalità del portoghese. La sconfitta nel derby contro il City, prima della pausa, ha fatto infuriare CR7 che si immaginava una situazione diversa quando ha accettato di tornare ad Old Trafford. Attualmente i Red Devils sono sesti in campionato a meno nove dal Chelsea capolista e a meno cinque dal quarto posto. Situazione non semplice e che contrasta con le ambizioni di chi non ha altri obiettivi differenti dalla vittoria
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Non è da escludere che i malumori di Ronaldo possano avere conseguenze di mercato; qualora il Manchester United non dovesse arrivare tra le prima quattro, l’asso portoghese potrebbe addirittura chiedere la cessione. CR7 è ambizioso, vuole una squadra che lotti per vincere non solo in ambito nazionale ma anche a livello europeo e non lo nasconde. La Juventus, forse, non ha fatto una scelta così sbagliata nel privarsi dell’asso portoghese.