Bonucci si è lasciato andare in una bellissima intervista alla Gazzetta dello Sport rivelando le difficoltà avute da piccolo.
Uno dei giocatori chiave della Juventus è, senza ombra di dubbio, Leonardo Bonucci; il difensore bianconero, vincitore dell’ultimo europeo con la nazionale azzurra, rappresenta (insieme a Chiellini) il baluardo di una squadra che ha bisogno di risalire la classifica dopo un avvio di stagione piuttosto complesso. Il classe 1987, con la sua determinazione e volontà, risulta fondamentale in ogni situazione di partita.
E’ proprio il suo carattere ad averlo salvato da una situazione scomoda all’età di quattordici anni come rivelato da Bonucci stesso in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Il difensore è stato vittima di bullismo ma ha avuto la freddezza (la stessa mostrata in finale dell’europeo nel calciare il rigore) di allontanarsi dall’aggressore, un ragazzo più grande, e raggiungere gli amici. Una confessione per sensibilizzare l’ambiente su un tema, purtroppo, sempre più in crescita soprattutto tra i giovani
Bonucci, retroscena sul suo passato
Un tema delicato che Bonucci ha deciso di affrontare a cuore aperto. Il difensore, sempre alla Gazzetta dello Sport, ha invitato i ragazzi a palarne in famiglia ed affrontare il discorso il prima possibile. Proprio la paura è il motore principale del bullismo, la sensazione di non poter fare nulla e di doversi sottomettere a qualcuno di più forte. Bonucci ha avuto la forza di non piegarsi riuscendo ad evitare il peggio.
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Come in campo anche nella vita. Bonucci quel giorno diede tutto se stesso per difendersi dall’attacco di un ragazzo più grande e, alla fine, riuscì ad avere la meglio. Esattamente quello il compito che svolge su un campo da calcio quando va a battagliare, senza nessuna paura, con avversari anche più strutturati ma con la determinazione di chi il peggio lo ha affrontato e superato a pieni voti.