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Juventus Empoli, Allegri: “Dispiace per i ragazzi. Troppo solisti”

JUVENTUS EMPOLI – I bianconeri perdono all’esordio in casa contro l’Empoli. La Juventus nella prima gara senza Ronaldo si dimostra debole e soprattutto non lancia ottimi segnali per quanto riguarda il gioco.

Allegri ha raccolto appena 1 punto in 2 gare. Prima sconfitta stagionale che è già pesante soprattutto dopo che l’Inter si è portata a punteggio pieno. Il tecnico a fine gara ha parlato ai microfoni di DAZN.

Juventus Empoli, le parole di Allegri

Ecco le parole di Max Allegri ai microfoni di DAZN.

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Non è un problema di personalità, stasera la squadra ha fatto bene all’inizio, poi ha preso gol sulla prima azione e ha corso tanto a vuoto. Ci siamo disuniti e messi in mano dell’Empoli, sono bravi tecnicamente e poi negli spazi vanno a nozze. Bisognava avere tranquillità e pazienza, non giocare singolarmente ma di squadra. Ora non è facile, abbiamo fatto 1 punto in due partite, ma abbiamo tutto il tempo per recuperare. Bisogna lavorare sulla compattezza, i due passi falsi ci fanno bene. E’ un gruppo di valori e verranno fuori piano piano.

TROPPI CROSS? – Non sono tanti, loro lasciano spazio lì. Bisognava attaccare meglio l’area. Abbiamo sbagliato tanto tecnicamente perché siamo andati in frenesia. Dovevamo fare con più calma, può capitare, tutte le partite non possiamo pensare di andare in vantaggio e vincere tranquillamente, puoi andare in svantaggio e avere la tranquillità della grande squadra per ribaltarla. Ma avendo sempre ordine.

ALLEGRI PSICOLOGO – Coccole o reazione, specie dopo i fischi? In questo momento difficile ci serve per crescere, bisogna affrontarlo al meglio, fare le cose semplici ed essere più compatti. Queste note negative, frenesia ed errori tecnici, ci sono giocatori che di solito non sbagliano così, su questo bisogna migliorare. Attraverso il lavoro ed essendo coscienti di ciò che dobbiamo fae. A Udine abbiamo capito un pezzo, oggi un altro. Dispiace perché abbiamo lasciato 5 punti e poi la crescita passa anche dai risultati. Dopo la ripresa abbiamo un bel mese, con Champions e scontri diretti, ma dobbiamo farlo con serenità perché ci serve per essere una grande squadra.

SENZA RONALDO, LA JUVE MENO FORTE? – Non è giusto. E’ una Juve con giovani di valore. Un giovane non può avere l’esperienza per gestire certi momenti e partite, quindi piano piano dobbiamo trovare un equilibrio. Lo fanno con troppa generosità, sono dispiaciuto per i ragazzi, erano affranti. Il calcio è bestiale: abbiamo preso due gol così a Udine, oggi una carambola e gol. Non sono alibi, ma cose su cui lavorare per migliorarci. GRUPPO – In qualche modo la sistemiamo, assolutamente. Cosa mi manca? Mi dispiace, siamo insieme da un mese e mezzo, tra l’altro con tanti arrivati dopo, bisogna fare dei passaggi, la gestione di palla e partita deve essere diversa. Soprattutto bisogna giocare le partite tutte allo stesso modo, non possiamo essere frenetici alla prima difficoltà. Bisogna crescere, poi l’episodio favorevole va portato dalla nostra parte. Dobbiamo essere più pazienti anche quando difendiamo, la fretta di recuperare crea spazi per gli altri. Dobbiamo crescere ma senza troppe ansie, perché rischiamo di far peggio.

LOCATELLI E QUALITA’ – Assolutamente. Manuel è arrivato e non era in condizione, dopo la sosta starà meglio. Ci sono delle note positive: Danilo davanti alla difesa ha fatto una buona partita, si vede che è un giocatore che ha tenuto calma e tranquillità fino alla fine. A questo bisogna arrivare. Anche Bonucci e Cuadrado uguale. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra la voglia dei giovani di fare e ciò che serve, senza voler risolvere le partite individualmente.

RONALDO E LO SPOGLIATOIO –Cosa ha lasciato? E’ stato tre anni, io l’ho avuto uno. Ha fatto dei gol, ha fatto quello che sa fare molto bene. E’ un giocatore straordinario, ma da ora non possiamo più pensare a Ronaldo. Ho un gruppo ottimo, dove c’è da lavorare. Nel calcio non è che perché siamo la Juventus vinciamo sempre facile, siamo andati in vantaggio anche 2-0 e ne abbiamo fatte di ogni, oggi siamo partiti bene e poi è andata così. Ho un gruppo di ragazzi di valore e ne usciremo. Sono fiducioso, perché non dovrei esserlo?”.

di
Domenico Lamanna

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