JUVENTUS – Ieri Maurizio Sarri, dopo un anno di silenzio è tornato a parlare. Le frecciatine alla Juventus, non sono mancate. Sarri, a Sportitalia, ha parlato della sua avventura alla Juve e non solo.
Di fatto ha parlato dello Scudetto “dato per scontato” e soprattutto di Ronaldo. Ecco di seguito un’estratto dell’intervista.
Juventus, le parole di Sarri
SCUDETTO – “Troppo sottovalutato? Era dato per scontato all’esterno e purtroppo scontato un po’ anche all’interno. Abbiamo vinto uno scudetto senza festeggiarlo, siamo andati ognuno a cena per conto suo. Era dato per scontato, probabilmente l’anno giusto per andare alla Juve sarebbe questo. Dopo un quarto posto, ho visto che hanno festeggiato per il quarto posto, si ricreano le condizioni per dare il massimo. Poco festeggiato? Sì, dopo tanti anni di vittorie può succedere che l’ambiente dia tutto per scontato. La vittoria nello sport non lo è mai, per vincere bisogna fare molto bene e a volte non basta”.
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RONALDO – “La gestione di Ronaldo non è semplice, chiaramente. Ma Ronaldo è una multinazionale che quindi ha anche interessi personali che bisogna fargli abbinare con la squadra. Situazione sicuramente difficile da gestire. Sinceramente mi ritengo molto più bravo a fare l’allenatore e non il gestore. Non mi piace, m’annoia, mi diverto di più in campo. Gestione difficile, ma ci sono anche aspetti positivi. A fine anno, i risultati li porta. Sotto tutti i punti di vista è difficile, quando arriva a questi livelli rappresenta anche qualcosa oltre la società e la squadra. Ha più di 200 milioni di seguaci sui social, è qualcosa che va oltre la normalità. E’ il prodotto della nostra società. Sento molto parlare dei singoli giocatori e poco delle squadre. Ma le squadre vanno in campo. Il valore di una squadra non corrisponde al valore dei singoli. E’ inferiore nettamente o nettamente superiore“.