JUVENTUS – Una delle tante note positive della gara contro il Crotone è il debutto in Serie A del giovane Nicolò Fagioli. Il giovane centrocampista prodotto del vivaio bianconero, dopo l’esordio in Coppa Italia è sceso in campo anche in campionato.
Il giovane talento sta impressionando tutti grazie alle sue qualità tecniche notevoli e fuori dal comune. Andrea D’Amico, agente di Fagioli, ha parlato a Tuttosport, sia del debutto che della gestione di Agnelli dei giovani.
IL DEBUTTO – “Il debutto in Serie A dell’altra sera è stato un momento importante per Nicolò. Siamo tutti contenti perché abbiamo avuto fiducia nel progetto della Juventus e il club è stato perfetto. I dirigenti bianconeri, già da qualche anno, avevano le idee chiarissime sul percorso da far svolgere a Nicolò. L’idea era quella di inserirlo gradualmente in prima squadra e così è stato: dagli allenamenti con Cristiano Ronaldo e gli altri campioni, all’esordio in Coppa Italia fino all’ingresso contro il Crotone dell’altra sera. La Juventus aveva le idee chiare e noi, la famiglia e il ragazzo abbiamo condiviso con la società ogni passo”.
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IN SECONDA SQUADRA – “Ma per la Juventus Nicolò non è mai stato sul mercato. I dirigenti, grazie alla seconda squadra, hanno preferito far crescere Fagioli in casa e penso sia stata la scelta migliore. L’esperienza con l’Under 23 è stata molto formativa, soprattutto dal punto di vista fisico: giocare in Serie C tempra e riduce il salto dalla Primavera alla Serie A. È stato così per Fagioli, ma anche per altri giovani juventini. Il club di Andrea Agnelli sta programmando l’inserimento dei suoi ragazzi dalla seconda alla prima squadra: è un progetto, non una scelta legata all’emergenza del momento. È il nuovo corso e non a caso è stato affidato a un ex campione intelligente come Andrea Pirlo. Il club bianconero ha aspettato il momento giusto per lanciare Nicolò e la partita dell’altra sera ci auguriamo sia soltanto il primo passo di quello che sembra essere un ragazzo di grande prospettiva. Io sono di parte, ma sono in tanti a pensarlo e a dirlo”.
COMPLIMENTI PERICOLOSI – “No, perché Nicolò vive tutto con grande serenità. È un ragazzo equilibrato: i complimenti fanno piacere, ma lui è il primo a sapere che deve restare con i piedi per terra e lavorare molto per restare a questi livelli”.
DEL PIERO – “Come Del Piero? In Nicolò rivedo la stessa pulizia negli atteggiamenti di Alessandro. E simile è anche la serenità e la classe che hanno poi portato Del Piero a vincere tutto. Alex è un monumento. Fagioli ha soltanto 20 anni ed ha appena debuttato, ma sicuramente è l’inizio di una bella storia. Il percorso? Mi auguro alla Del Piero. E penso che sia anche l’idea della Juventus. Mi piacerebbe che Nicolò vivesse 15 anni ricchi di trionfi a Torino”.
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