Juventus, Raiola: “Pogba alla Juve? Si può! De Ligt futuro capitano. Kulusevski…”

RAIOLA JUVENTUS – L’intervista di Mino Raiola, il numero uno dei procuratori italiani, sta facendo parlare tanto. Non solo per la bomba su Pogba, dove ha annunciato chiaramente che il francese lascerà Manchester.

Ma anche per tante altre cose. Ecco di seguito un estratto dell’intervista rilasciata a Tuttosport e riportata da ilBianconero.com, qui i passaggi chiave del mondo Juventus.

Raiola Juventus, l’intervista a Tuttosport

DE LIGT CAPITANO FUTURO? “Forse lo è già (capitano, ndr), anche senza la fascia. Ha quattro anni di contratto con la Juve. E soprattutto è un matrimonio perfetto: De Ligt e i bianconeri si sposano per serietà, duro lavoro. Se poi lui non è così estroverso fuori dal campo, che problema sarà mai? Ognuno ha il proprio carattere. L’importante è il rendimento sul campo, il rapporto con i compagni, lo spogliatoio, il club. Sotto questo aspetto Matthijs è irreprensibile. Volete un pronostico? L’ho già detto anche a lui: De Ligt diventerà il più forte al mondo nel suo ruolo, ha la possibilità di vincere il Pallone d’Oro come difensore e dopo la carriera lo vedo primo ministro dell’Olanda. Sarà un grande politico”.

SU POGBA “Inutile girarci attorno. Meglio parlare chiaro, guardare avanti e non perdere tempo a cercare colpevoli: Paul al Manchester United è infelice, non riesce più a esprimersi come vorrebbe e ci si attende da lui. Deve cambiare squadra, deve cambiare aria. Ha un contratto che scadrà fra un anno e mezzo, nell’estate del 2022, ma credo che la soluzione migliore per le parti sia quella della cessione nel prossimo mercato. Altrimenti il club di Old Trafford, con cui i rapporti sono ottimi, sa bene che rischierebbe di perderlo a parametro zero, dato che per il momento non è intenzione del giocatore prolungare il contratto. Se qualcuno non lo capisce, capisce poco e niente di calcio. In ogni caso addossino pure tutta la colpa a me se la prossima estate Paul se ne andrà. Juve? Magari potrebbe essere proprio la Juve la sua prossima destinazione. Perché no? Fra l’altro il rapporto con la società e con i suoi ex compagni è eccellente. Al tempo del Covid, Paul non possono permetterselo in tanti. L’importante è volerlo”.

SU NEDVED – “Sono sincero: all’inizio non lo vedevo come dirigente. Invece mi ha stupito: è una delle poche persone che si fanno sentire senza gridare, è diventato un top anche in questo ruolo. Quando chiedo a Pavel di spiegare una cerca cosa a un mio giocatore, finisce che con lui capiscono subito e tutto”.

SU BERNARDESCHI – “Il fantastico giocatore ammirato alla Fiorentina non può essere quello dello scorso anno. Lo sa lui e lo sanno i bianconeri. Fede è da Juve e lo dimostrerà”.

SU KULUSEVSKI – “Zlatan mi ha detto che è fortissimo e io mi fido di lui. Saper ascoltare chi ci capisce è importante. Moggi era il numero uno da questo punto di vista”.

SU RONALDO – “Dico subito che fra Cristiano Ronaldo, di cui sono un grande fan, e Messi, io prendo sempre il portoghese. Zlatan però è un pianeta a sé stante. È il giocatore più completo ma esistito nella storia del calcio, ha il talento di Messi e la forza di volontà di CR7. Se il Pallone d’Oro fosse votato dal pubblico, so che Ibra ne avrebbe vinti 8”.

SU DONNARUMMA – “Al momento è del Milan, poi si vedrà”.