MATUIDI JUVENTUS – La scelta di Matuidi di lasciare la Juventus è arrivata in estate, precisamente agli inizi di luglio, a raccontarlo ci ha pensato lui stesso in un’intervista rilasciata all’Equipe, precisando anche un retroscena su Sarri.
Ecco di seguito le sue parole, dove tratta molti temi interessanti, da Sarri a Ronaldo finendo con Pirlo.
Matuidi Juventus, le parole del francese
L’ex mediano bianconero in una lunga intervista al quotidiano ‘L’Equipe’ ha parlato della decisione di lasciare Torino: “Essere stato uno dei primi giocatori ad essere positivo al Covid-19 mi ha fatto riflettere. Il legame con la mia famiglia, dopo due mesi chiuso in casa con loro, si è rafforzato come non mai durante la mia carriera e, nonostante stessero bene in Italia, mi sono detto: cosa è meglio per loro? Forse era il momento di cambiare direzione. A gennaio mi aveva contattato l’Inter Miami ma io ero convinto di continuare alla Juve. Poi a fine giugno si sono rifatti vivi e allora a luglio mi sono incontrato con la dirigenza juventina e gli ho chiesto di risolvere il mio ultimo anno di contratto”.
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Su Pirlo: “Non ho parlato con Pirlo, per quel che ne so a quei tempi non c’era in ballo un cambio allenatore”. Matuidi ha quindi spostato il tiro su Maurizio Sarri e Ronaldo: “Mai avuto problemi con Sarri, è uno che lavora molto sulla tattica. Penso sia una persona molto timida, non va necessariamente incontro agli altri. Ma durante la mia positività mi ha colpito: mi ha chiamato tutti i giorni per sapere come stavo, ho scoperto l’uomo. Ho giocato con Neymare, Mbappé, Griezmann e Ibrahimovic ma il più grande di tutti è Cristiano Ronaldo, mai visto uno lavorare così, con lo spirito di voler essere sempre il più grande”.