Calcioscommesse, scatta l’inchiesta: un arbitro italiano nei guai

Luigi Catanoso della sezione di Reggio Calabria è al centro di un’inchiesta per calcio-scommesse. Secondo quanto riportato dalla Repubblica, il fischietto calabrese sarebbe indagato per degli episodi anomali che si sono verificati durante il match di Serie C  Virtus Verona-Gubbio.

Il fischietto calabrese, durante la gara, avrebbe sospeso anzitempo il match dopo aver accusato un infortunio. Lo strano episodio coincide con un flusso anomalo di giocate, provenienti direttamente dalla Calabria, indirizzate verso il risultato che stava maturando in campo. La procura della Repubblica, con l’ausilio della Guardia di Finanza,ha deciso di approfondire le indagine dopo aver scoperto una serie di anomalie in merito a cartellini sventolati e rigori concessi.

Calcioscommesse: bufera in Lega Pro

Il numero uno dell’AIA, Marcello Nicchi, ha subito chiarito la questione anticipando pene molto severe. Le parole:

“Nell’Aia vige un regolamento e quando è accertato, chi sbaglia paga e lascia la sua tessera sul tavolo. Ad oggi tuttavia nessuno dell’Associazione ha ricevuto alcuna comunicazione di indagine e non ci sono arbitri che hanno ricevuto notifiche. Se fossi il ragazzo querelerei chi ha diffuso la notizia perché è stato violato il segreto istruttorio di un’inchiesta della Procura della Repubblica. Nessuno al momento è stato sanzionato o condannato, ad oggi non c’è nessun arbitro inquisito, ma se lo sarà risponderà di tutto”.

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