Juventus, estorsioni contro la società: arrestati 12 capi ultrà bianconeri

JUVENTUS – Mattinata ‘movimentata’ per alcuni esponenti della Curva della Juventus. C’è stato infatti un blitz della Polizia nella curva della Vecchia Signora. I capi e i principali referenti di cinque gruppi ultras bianconeri sono stati arrestati nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura di Torino, che ha portato all’emissione da parte del gip di 12 misure cautelari.

Le accuse nei confronti degli ultras sono, a vario titolo, associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. In corso anche decine di perquisizioni in diverse città italiane.

Juventus, clamorosa storia dei capi ultrà

L’indagine, condotta dalla Digos e dal gruppo criminalità organizzata della procura, coinvolge tutti i principali gruppi del tifo organizzato della Juventus, e precisamente: “Drughi”, “Tradizione-Antichi valori”, “Viking”, “Nucleo 1985” e “Quelli… di via Filadelfia”. Sono in corso anche diverse perquisizioni in altre città italiane, con la collaborazione delle DIGOS di Alessandria, Asti, Como, Savona, Milano, Genova, Pescara, La Spezia, L’Aquila, Firenze, Mantova, Monza, Bergamo e Biella, nei riguardi di 37 fra i principali referenti dei sopra menzionati gruppi ultras.

Leggi anche: Juventus, infortunio Douglas Costa: suona l’allarme, ecco quando tornerà

A far partite le indagini, ormai circa un anno fa, è stata la denuncia della Juventus stessa. Dopo l’interruzione due anni fa di alcuni vantaggi concessi ai gruppi ultras, infatti, quest’ultimi avrebbero cominciato mettere in pratica strategie estorsive per riavere nuovamente i vecchi vantaggi. E’ stata inoltre accertata la capillare attività dei “Drughi” per recuperare centinaia di biglietti di accesso allo stadio per le partite casalinghe della Juventus, avvalendosi di biglietterie compiacenti sparse su tutto il territorio nazionale.