Szczesny, intervistato ai microfoni di “TuttoSport“, ha colto l’occasione per sottolineare il suo ruolo alla Juventus evidenziato quanto sia complicato fare il portiere bianconero. Il miracolo contro il Valencia resta vivo negli occhi di tutti i tifosi, ma il portiere polacco ha smorzato gli animi soffermandosi più sul discorso di quadra piuttosto che sui meriti professionali.
Leggi anche: Paratici ha scelto il nuovo centravanti: arriverà dalla Premier League
Szczesny: “Una parata che vale un gol”
Il portiere ha così commentato: “E’ una parata che vale un gol, ma la qualificazione no. Non sappiamo che cosa sarebbe successo nella ripresa: sicuramente, però, in quel momento non meritavamo di passare in svantaggio. Sono stato molto fortunato perché la palla era molto vicina alla mia testa. E poi è stata più importante la rete di Mandzukic”.
Su Buffon
“Io e Gigi siamo amici, ci sentiamo e messaggiamo spesso”.
Su Perin
“E’ importante avere Mattia in squadra. E’ uno stimolo. E’ di grandissimo livello e la competizione ci aiuta”.
Il ruolo di Szczensy alla Juve
“La partita del portiere della Juve è particolare: non fai niente per 90 minuti, poi sei chiamato in causa una volta e devi fare il tuo meglio per aiutare la squadra. Noi non siamo una squadra che concede 10 tiri in porta agli avversari, passi tanti momenti di inattività, però devi essere concentrato e pronto anche fisicamente – perché è dura stare fermo 90 minuti quando fa freddo – e rispondere a quell’unica volta. Però mi sono già allenato l’anno scorso a questo tipo di partite: con il Valencia è accaduto proprio così e sono molto contento del risultato”.